lunedì 26 settembre 2016

Recensione: Quando lei era buona, di Philip Roth

Buongiorno e buon lunedì lettori. Oggi vi presento la recensione di un romanzo completamente diverso da tutti i libri che letti finora: questo probabilmente è il vero punto di svolta per il cambiamento di cui vi ho parlato ultimamente. Si tratta di un libro fuori dalla mia (ormai ex) confort zone: un autore americano osannato e vincitore del premio Pulitzer (non con questo libro) e di tanti altri riconoscimenti, che non conoscevo fino a due mesi fa e che mi ha piacevolmente sorpreso. Ovviamente non mi sento all'altezza di fare una buona recensione per questo libro e per questo autore, ci ho provato, siate clementi con quello che ne è venuto fuori!

QUANDO LEI ERA BUONA
(When She Was Good)
Philip Roth
Einaudi, 322 pagine
1967

TRAMA: Quando era ancora una bambina, Lucy Nelson ha vissuto il fallimento di un padre alcolizzato e violento che entrava e usciva di prigione. Da allora, pur di essere «buona» - anzi, la più buona -, ha sempre cercato di correggere gli uomini intorno a lei, anche se questo poteva voler dire sacrificare se stessa. Un grande quadro della vita americana e dei suoi sentimenti, dei suoi desideri e dei suoi rancori. Un romanzo tanto divertente quanto terrorizzante, dove, caso unico per Roth, il protagonista assoluto è una donna.


IL MIO PENSIERO

Quando lei era buona è un libro scritto da Philip Roth nel 1967. Philip Roth è un autore molto prolifico e questa è una delle sue prime opere, il suo secondo romanzo. Andando a cercare un po di informazioni sull'autore ho scoperto che di solito i protagonisti dei suoi libri sono uomini mentre in Quando lei era buona la protagonista principale è una donna, anche se in realtà è una storia lunga diverse generazioni della famiglia della protagonista Lucy. 
Inizia in medias res, quindi si sa già come andrà a finire la faccenda, e poi riparte dalla storia del nonno di Lucy per raccontare tutte le loro vite. Quindi veniamo a conoscenza della vita del nonno, della figlia e poi della nipote, le persone che hanno incontrato, i pensieri che hanno avuto. Tutto ciò in un'America, in un piccolo paese degli Stati Uniti, a cavallo della seconda guerra mondiale. Un'ambientazione perciò molto chiusa, questo paesino pieno di pregiudizi, dove tutti sanno tutto e dove vengono giudicate le azioni dei protagonisti. Questa società chiusa e soprattutto bigotta in cui c'è la follia ma deve essere tenuta sempre tra le mura di casa, soprattutto cose che nella società di adesso condanniamo, come violenza sulle donne, l'alcolismo, devono comunque rimanere nelle mura di casa e devono essere affrontate dai protagonisti da soli senza mettere in mezzo la polizia per non creare scandalo.
Cosa fondamentale è appunto lo scandalo, si basa tutto sullo scandalo, sia del padre di Lucy, sia della stessa Lucy che prenderà decisioni difficili pur di evitarlo. Molte cose che succedono sono frutto degli eventi, del destino, proprio per cercare di arginare i pettegolezzi, ma alla fine niente si riesce a tenere nascosto. Alla fine la situazione ovviamente precipiterà e queste famiglie perfette verranno fuori per quello che sono. Veniamo a conoscenza di tutte le loro paure, insicurezze, delle loro sbagliate convinzioni. Questo è un libro su una serie di personaggi, sul loro percorso, i loro difetti, molti dei quali non prendono mai in mano la loro vita e il loro destino ma vengono sballottolati dagli eventi e accettano le loro condizioni senza cercare un riscatto. Un libro molto particolare, molto profondo, un ritratto, della società di metà novecento. Ho scoperto alcune cose che non conoscevo, magari immaginavo soltanto, mentre leggendo questo libro ci si rende veramente conto di come si viveva all'epoca, nel dopoguerra e il rapporto che c'era con i reduci. Roth gioca molto sulle relazioni fra persone e sull'incapacità di alcune di esse di affermare le proprie idee e di lasciarsi andare ad una vita che non è come se l'erano immaginata. Un storia quindi di famiglie, scelte e futuro, di lavori, onore e doveri.

"Per quell'ora del giorno, per quel periodo della vita, per quell'America dove tutto accade in modo pacifico e naturale, lui prova un'emozione così lancinante e al contempo così corroborante da poter solo essere definita amore."

2 commenti:

  1. io non faccio testo
    nel senso che Roth è la mia passione
    però devo dire che questo suo lavoro, è forse uno dei migliori, perché complesso e speciale...

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    1. Se mi dici così sono ben felice di aver iniziato da questo *-* Penso che continuerò con Pastorale Americana!

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