Buonasera lettori. Finalmente ho finito la sessione invernale ed ora sono pronta a tornare in carreggiata sul serio. Oggi ho giusto finito un libro che mi è piaciuto tantissimo (scriverò la recensione!) ed ho già qualche recensione di film pronta, ultimamente ne sto vedendo davvero tanti. Sto preparando anche qualche recensione di serie tv quindi con calma arriverà tutto :) Oggi vi lascio invece la recensione di un libro letto ad inizio Gennaio.
PERCHE' CI SIAMO LASCIATI - INVENTARIO DI UN AMORE (Why we broke up)

Daniel Handler
Autoconclusivo
Salani, 360 pagine
Trama: Una storia d'amore che finisce. Due persone che si lasciano. Min e Ed hanno 16 anni e stanno insieme. Min ha la passione del cinema e vorrebbe diventare regista, Ed è il capitano della squadra di basket. Parlano due lingue diverse, sono l'una l'antitesi dell'altro. All'inizio la sfida è entusiasmante, ma presto si rivela per quello che si sapeva già fin dall'inizio: impossibile. Min lascia Ed, e per spiegargli il perché gli scrive una lettera destinata ad accompagnare una scatola contenente tutti gli oggetti che hanno segnato la loro breve, intensa storia d'amore.
IL MIO PENSIERO

I protagonisti sono dei classici adolescenti alle prese con la scuola, gli hobby, l'amore e le feste, ognuno con le proprie particolarità. Ed e Min non hanno praticamente niente in comune a parte la scuola che frequentano ma cercheranno comunque di vivere una storia d'amore che, come si rende conto alla fine Min, era già segnata in partenza. Lo stile dell'autore è semplice, fresco. Tutto il romanzo è assolutamente originale, pieno di illustrazioni degli oggetti custoditi nella scatola e di citazioni prese da vecchi film, la passione di Min. Questo romanzo è uno young adult dolceamaro capace di farti ricordare com'era avere quindici anni, nel bene e nel male.
"Ci sono cosi tanti film come questo, in cui pensavi di essere più scaltro dello schermo ma il direttore era molto più furbo di te, certo che è lui, certo che era un sogno, certo che è morto, certo, è nascosto proprio lì, certo che è la verità e tu seduto sulla tua poltroncina non sei riuscito a notarlo al buio."
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